lunedì 14 marzo 2011


INTERVENTO FATTO A RIGNANO GARGANICO IL 14/03/2011
Un saluto tutti,
ringrazio tutti coloro che sono intervenuti oggi nella presentazione di questo mio primo libro. E un ringraziamento lo devo fare anche a voi qui presenti, per aver accettato il mio invito a partecipare all’evento.
Mi sento una ragazza come tante, come tutte le altre. Sono contenta di essere nata e cresciuta in un paesino tranquillo come Rignano. Forse in fondo in fondo è grazie anche a questo che è nata e si è sviluppata la mia passione per la lettura prima e la scrittura poi. Passione che poi mi ha portato pian piano a scrivere “Il silenzio”. Non so, non posso sapere se vivere in una città avrebbe potuto ostacolare o accrescere la mia passione, ma so che un pizzico di importanza l’ha avuta anche Rignano.
Oltre alla tranquillità, altri sono i motivi di questa mia passione. Primo tra tutti la serenità familiare in cui vivo, in cui posso dar voce ai miei sentimenti ed essere ascoltata, consigliata, amata e rispettata. Sappiate che è tanto, tantissimo per noi giovani, avere accanto qualcuno sempre pronto ad ascoltarti.
E, infine, non ultimo però, credo che la stesura di questo romanzo sia dovuta anche e soprattutto alla costante e intensa lettura di tanti bei libri. Libri che mi hanno saputo insegnare tanto della vita, mi hanno saputo, nel loro piccolo, far crescere nelle esperienze degli autori per poter navigare con loro in mondi senza fine ed incredibilmente fantastici. Non so se potete capire quanto è bello trovarsi tra le mani un bel libro, uno di quelli  con migliaia di parole. Non so se potete capire il soave profumo che percepisco ogni qualvolta apro un libro. E non so se potete capire quanto è bello essere qui tra voi per poter parlare e, soprattutto, presentarvi questa mia piccola opera che spero vi possa rendere felici. E vi possa far sorridere. Anche se per un attimo. E sappiate che, secondo un grande della musica italiana, “nel silenzio anche un sorriso può far rumore”. Una frase che Lara forse dovrà ancora capire.
Grazie! 
                                        Francesca Draisci